31.10.06

SGValdarno-Piombino

Le pagelle della gara

Soluzione quiz #7

Vi riporto le parole testuali del Regolamento 2006/2007 REG.12 - pag.124, quesito n.39

Assegnerà un calcio di punizione indiretto nel punto in cui il portiere ha preso (toccato) il pallone con le mani, senza assumere alcun provvedimento disciplinare



Non esiste più, come era nel regolamento precedente l'ammonizione per il portiere.

24.10.06

L'angolo del regolamento #7




Quale decisione assumerà l'arbitro?









UN CALCIATORE PASSA VOLONTARIAMENTE
CON I PIEDI IL PALLONE AL PROPRIO
PORTIERE CHE SE NE AVVEDE IN RITARDO
E, PER EVITARE CHE UN AVVERSARIO
SE NE IMPOSSESSI CON LA EVIDENTE OPPORTUNITÀ
DI SEGNARE UNA RETE, LO DEVIA
IN ANGOLO O LO BLOCCA CON LE MANI.
Risultati





Soluzione quiz #6

La sostituzione di un giocatore, durante i tiri di rigore, viene effettuata soltanto nel caso in cui il portiere venga a essere impossibilitato a continuare il gioco. Ovviamente la squadra deve aver a disposizione almeno un cambio per attuare la sostituzione del portiere. Quindi la soluzione è quella indicata da 8 di voi, la quale recita:
Sì, purché non siano già state effettuate tutte le sostituzioni consentite.

Correre d'inverno



A cura del Prof. Mario TestiTesto del Prof. Fulvio Massini
Docente di Atletica leggera presso l'ISEF di Firenze, Tecnico Nazionale Specialista di mezzofondo FIDAL

Corsa d'invernoLa corsa è uno sport che può essere praticato anche in condizioni climatiche difficili o estreme. Si corre nel deserto con temperature elevate, si corre fra i ghiacci del polo nord o del polo sud. Questo è uno dei motivi che rendono la corsa uno sport affascinate ed attraente.
Di seguito saranno dati alcuni consigli su come allenarsi o gareggiare quando fa freddo. Indicheremo alcuni semplici accorgimenti da osservare quando il freddo è davvero "pungente", ricavate da alcune esperienze dirette condotte in condizioni estreme come la maratona a tappe corsa alle isole Svalbard.
Iniziamo con l'analizzare le risposte fisiologiche dell'organismo al freddo, trascurando, per il momento, l'attività fisica specifica.

Osservazioni di fisiologia

Il primo fenomeno che avviene è, senza dubbio, la vasocostrizione periferica. La bassa temperatura esterna fa arrivare meno sangue verso la superficie cutanea per trattenerlo all'interno dell'organismo. Sia ha poi una produzione di catecolamine surrenaliche circolanti e, di conseguenza, un aumento dell'attività metabolica dei muscoli scheletrici.
Possono essere avvertiti i brividi: contrazioni muscolari sincrone ed involontarie, che hanno lo scopo di aumentare il calore corporeo.
In un ambiente freddo, inoltre, può comparire il fenomeno della "pelle d'oca" o "orripilazione" che consiste nell'erezione della cute e dei peli, per limitare la superficie di scambio calorico tra corpo ed esterno.
Quando si corre in condizioni di freddo anche non estremo, talvolta, si ha l'impressione che "i polmoni si congelino".
I fisiologi Fox , Bowers e Boss riportano studi di Moritz e Weiser, che dimostrano come il pericolo di congelamento dei polmoni sia in pratica impossibile. L'aria viene infatti "condizionata" durante il suo tragitto verso i polmoni, nelle vie aeree superiori. L'aria fredda che entra nell'organismo attraverso la respirazione, è riscaldata fino a raggiungere valori solo del 2-3% inferiori rispetto a alla temperatura corporea . Tale riscaldamento avviene appena l'aria inspirata ha raggiunto la profondità di 9 cm dentro la cavità nasale, non solo, ma l'aria riceve dalle vie respiratorie anche vapore acqueo. Quando si espira, parte del calore e dell'umidità è rilasciata alla mucosa che ricopre le vie respiratorie. Questo è il motivo per cui durante allenamenti o gare prolungate eseguite in ambiente freddo si può andare incontro ad irritazione della gola.

L'esperienza

Prima di partire per le isole Svalbard cercammo di prepararci a prevenire questa problematica che era stata avvertita un po' da tutti in fase di preparazione alla gara, anche perché la guida locale ci aveva messo in guardia sul problema. Concordammo nel correre con la mascherina, in genere usata dagli sciatori in caso di forte vento, davanti alla bocca. Una volta giunti a destinazione, ed eseguito il primo allenamento, ci accorgemmo dell'inutilità di tal espediente perché recava non poco fastidio sia in fase di inspirazione e di espirazione . Verificammo anche, a conferma di quanto dimostrato dagli studi sopra citati, che l'impatto con l'aria fredda era fastidioso all'inizio, ma diventava sopportabilissimo dopo pochi minuti. Decidemmo di lasciare la mascherina in hotel e di respirare, durante i primi minuti, semplicemente tenendo davanti alla bocca il collo della giacca della tuta.
Dopo alcuni minuti di corsa, non era necessario più nessun accorgimento "strano" per respirare. Altro particolare sul quale vale la pena di soffermarsi è quello relativo alla perdita di calore dalla testa. Frouse e Burton hanno dimostrato che in stato di riposo, dalla testa può essere perso il 38% del calore. Leggermente differenti i dati ricavati da Nunneley che definisce nel 30% la perdita di calore da parte della testa in condizioni di riposo e nel 19% durante l'attività fisica. Ciò significa, in pratica, che rappresentando la testa il 7% della superficie del corpo è preferibile tenerla ben coperta. I corridori, sicuramente hanno avuto modo di capire quanto sia fastidioso correre in presenza di vento forte . Se il vento spira a favore, la sensazione può essere anche piacevole, ma se è contrario e fa freddo, allora l'azione di corsa diventa molto faticosa e fastidiosa. A questo riguardo sono interessanti gli studi effettuati da Tim Noakes, riportati nel suo libro, che dimostrano l'effetto della velocità del vento sull'effettiva temperatura dell'aria.

E' giunto ora il momento di affrontare l'argomento sul piano pratico e dare dei consigli in modo che si possa sapere come allenarsi in condizioni di freddo. Vediamo innanzitutto chi tollera meglio il freddo.
Un leggero strato di grasso sottocutaneo consente di sopportare meglio le basse temperature. I corridori in genere tendono, giustamente, ad essere più magri possibile.
Chi vorrà partecipare ad una gara sul ghiaccio sarà bene che si presenti in leggerissimo soprappeso.
Troppo grasso creerebbe altri problemi, in relazione alla corsa, un piccolissimo strato di grasso proteggerà gli organi interni. Le donne, dicono gli scienziati, tollerano il freddo esattamente come gli uomini, quindi il freddo non costituisce, per loro, una controindicazione a correre.

L'età

Con il passare degli anni la tolleranza al freddo diminuisce, quindi meglio tenere presente questo non trascurabile particolare.

L'attività fisica.

Costill ed altri autori affermano che non esiste nessuna ricerca che dimostri adattamenti alla corsa al freddo, ma la pratica "di campo" contrasta con queste affermazioni: chi non è abituato a praticare attività fisica, ed in particolare la corsa, in ambiente freddo tollera molto peggio il freddo di chi invece è abituato a "sfidare" le intemperie.
Ecco gli accorgimenti che dovranno essere osservati per correre tranquillamente anche in condizioni di freddo.

Il vestiario

Correre ben copertiUno dei maggiori pericoli può essere costituito da tenersi addosso indumenti bagnati di sudore.

La testa dovrà essere coperta da un cappellino di lana da togliersi qualora non se n'avverta più il bisogno.
Le orecchie: capitano anche in Italia quelle giornate rigide in cui sembra che le orecchie si spezzino; il cappello deve quindi coprire anche le orecchie, oppure si può indossare un cappellino ed un para-orecchie.
Il tronco dovrà essere coperto con una maglia a maniche corte, termica, ed una felpa o maglia a maniche lunghe piuttosto pesante, sempre termica.Se fa veramente molto freddo e spira molto vento, sopra potrà essere indossata una giacca sempre in materiale con le caratteristiche sopradescritte.Con il passare dei chilometri, se non tira vento, la giacca potrà essere tolta e legata in vita.
Le gambe saranno coperte da una calzamaglia lunga, sempre in materiale termico. I piedi saranno invece coperti con un bel paio di calzini piuttosto spessi. Sono da preferire i calzini lunghi in modo da tenere coperti i polpacci. Prima di mettersi i calzini si consiglia di preparare il piede con dei balsami che garantiscano una buona circolazione del sangue.
Le mani dovranno essere coperte con guanti leggeri da togliere in caso di caldo eccessivo. Situazione che difficilmente avverrà se correrete ai poli Nord o Sud. Chi corre più veloce potrà coprirsi meno, specialmente in gara.
Durante quest'ultima, una maglia termica a mezze maniche con sopra una a maniche lunghe ed un paio di bermuda saranno più che sufficienti. I calzini dovranno allora necessariamente coprire il polpaccio. La canottiera sociale sarà l'ultimo indumento da indossare ed avrà scopo più decorativo che protettivo. Chi invece corre ad andatura più lenta, anche in gara, dovrà stare coperto come indicato in precedenza. Chi ha sofferenze intestinali o problemi digestivi, potrà indossare sopra la calzamaglia un paio di pantaloncini o addirittura, in caso "estremo" una cintura del tipo "Gibaud".

Le scarpe

Sulla neve si può correre bene con le normali scarpe da corsa munite di battistrada accentuato.
Ottime a questo scopo le scarpe da Trial.

Il riscaldamento

Il freddo è consigliabile non affrontarlo subito correndo, è molto utile riscaldarsi prima in ambiente temperato. È preferibile eseguire esercizi di mobilizzazione generale, un po' di corsetta sul posto ed anche qualche esercizio di stretching prima di affrontare la corsa in ambiente freddo. Alla fine della corsa è saggio andare subito al caldo.

Suggerimenti vari

Pensando a quanti si allenano di notte e poi si fermano a fare stretching prima di salire in macchina, a costoro va detto di non restare a prendere del freddo inutilmente, ma di andare, prima possibile, in un luogo asciutto, cambiarsi e dopo fare stretching.
Quando è freddo è sconsigliabile eseguire allenamenti con accelerazioni e rallentamenti. Il Fartlek o le prove ripetute, per intenderci, sono da evitare proprio perché durante la corsa ad andatura più lenta il sudore può ristagnare a contatto con il corpo, creando condizioni ideali affinché avvengano malattie da raffreddamento. È preferibile rinviare l'esecuzione di questo tipo di allenamenti a quando la temperatura sarà meno rigida.
Quando c'è molto vento è molto utile correre a ginocchia basse, al fine di non sprecare inutilmente energia.
Se correte in gruppo, alternatevi in testa, chi è dietro prende meno ventate!
Durante i mesi " freddi ", per allenarsi, è preferibile scegliere le ore più calde della giornata , quelle a cavallo dell'ora di pranzo. Se il tempo è veramente inclemente, è meglio lasciar perdere, non allenatevi! Un giorno o due di mancato allenamento non influenzeranno negativamente l'esito delle prestazioni future.
Se invece ci si prepara per andare a correre al polo Nord o al Polo Sud, o in ogni caso a basse temperature, allora è meglio correre la mattina presto e la sera sull'ora del tramonto, quando il freddo è più intenso. Soprattutto si consiglia di non trascurate d'indossare l'abbigliamento che poi si vestirà durante la manifestazione podistica.
Se si abita in un luogo molto caldo e si vuole andare a correre al Polo Nord, è bene sapere che si sarà costretti a soffrire un po' di più almeno i primi due giorni, in seguito tutto si normalizzerà.



da benessere.com

19.10.06

Arezzo-SGValdarno

A voi le pagelle....commentate!!

GRANDE VITTORIA

Ieri 18 Ottobre 2006 in quel di Pieve al Toppo, i nostri 16 leoni riportano una delle più grandi vittorie dell'intera storia della sezione. Come l'Ammiraglio porta la sua nave fuori dalla tempesta, così il Mister Tarchi fa uscire la squadra da un morale ai minimi storici. Con grande volontà e coraggio la sezione si impone 5 a 2 sul campo avversario, battendo l'Arezzo in una splendida serata chianina.
A presto le pagelle

18.10.06

L'angolo del regolamento #6




Calci di rigore









Durante l’effettuazione dei tiri di rigore,
un portiere s’infortuna ed è impossibilitato
a continuare. Può essere sostituito
con un calciatore di riserva?
Risultati





17.10.06

Convocazione 18 Ottobre

I nomi per la trasferta di Arezzo

Soluzione quiz #5

Ciao!!
Come il mitico Francesco ha già anticipato nel forum, la soluzione al quesito è calcio di rigore ed espulsione. Solo il 53% mi ha dato la risposta giusta!! Forse perché la scarpa non appare come un qualcosa esterno al difensore. Ma analizziamo con attenzione. Il regolamento pag.113 r.12 quesito n.4 ci recita espressamente " La scarpa e l'oggetto è considerato come un prolungamento della mano del calciatore". Così è più facile capire che la sanzione accordata sarà calcio di rigore ed espulsione, "per aver toccato volontariamente il pallone con le mani", nei confronti del difendente.

10.10.06

L'angolo del regolamento #5




Un attaccante supera il portiere avversario
e calcia il pallone in direzione della porta
sguarnita. Un difensore lancia una scarpa
o un altro oggetto che colpisce il pallone
impedendogli di entrare in porta.









Quale deve essere la decisione dell’arbitro?
Risultati





Soluzione quiz #4

La rete non è valida, poiché il gioco è ripreso solo dopo che il pallone è toccato e si è mosso. Nel nostro caso era soltanto toccato. Quindi il gioco va ripreso con un calcio di rinvio.

5.10.06

Il nuovo sondaggio

Entra nel forum e partecipa nella Discussione Attiva!!!
Alla luce della prossima amichevole indetta per il 18 Ottobre contro la sezione di Arezzo, si riapre la discussione sulla panchina valdarnese.
Tarchi, un uomo un allenatore o meglio dire "un allenatore, un enigma" ???
Partecipa anche tu al sondaggio!!! :

4.10.06

Il riscaldamento

Il riscaldamento, anche detto “warm up”, è una pratica preliminare ad una prestazione fisica e consente di poterla svolgere nelle migliori condizioni, preparando il corpo (ma anche la mente) agli sforzi che dovrà affrontare e riducendo i rischi di lesioni che potrebbero verificarsi sollecitando muscoli ed articolazioni ‘a freddo’. Il termine “riscaldamento” è da riferirsi all’aumento della temperatura corporea, uno o due gradi, con conseguente miglioramento dell’attività muscolare.

Gli effetti di un riscaldamento effettuato correttamente sono:

Innalzamento della temperatura corporea

Con conseguente aumento della fluidità del sangue, incremento della temperatura dei muscoli e quindi della loro elasticità, prevenendo così strappi e stiramenti muscolari.

Miglioramento dell’irrorazione sanguigna
con conseguente apporto di ossigeno e quindi di energia ai muscoli, aumentandone la capacità di prestazione.

Miglioramento nella trasmissione di impulsi nervosi

aumentando la soglia di sensibilità del recettori neuromuscolari si ottiene una riduzione dei tempi tra l’impulso nervoso e la risposta dei muscoli, ottenendo movimenti più rapidi nella prestazione fisica.

Stimolazione della produzione di sudore

Il riscaldamento agisce direttamente:

sui tendini

L’aumento della temperatura corporea conseguente all’attività di riscaldamento aumenta proporzionalmente l’elasticità dei tendini.

sui muscoli
Anch’essi aumentano la loro elasticità con l’aumento della temperatura corporea, predisponendoli all’attività fisica e riducendo i rischi di contrazioni e stiramenti.

sulle articolazioni

Il liquido sinoviale prodotto dal riscaldamento provvede a migliorare la lubrificazione delle articolazioni, consentendo anche una graduale capacità di ampliare i movimenti.

sull’apparato cardiovascolare

L’aumento del flusso circolatorio conseguente all’attività di riscaldamento attiva un maggiore apporto di ossigeno ai tessuti, predisponendoli ad una performance fisica ottimale.

La fase di riscaldamento può consistere in esercizi di ginnastica a corpo libero, in una camminata o una pedalata ad andatura media, cui faranno seguito le pratiche dello stretching, ovvero la sollecitazione diretta dell’elasticità dei muscoli. Nel caso di attività sportive, ad una Esercizi di riscaldamentofase di riscaldamento iniziale generica farà seguito un riscaldamento specifico per la disciplina che si andrà a praticare. In ogni caso l’attività fisica espletata nella fase di riscaldamento dovrà essere di modesta entità, sia in termini di sforzo che di durata, e progressiva. Essa dovrà richiedere un tempo tra gli 8 e i 12 minuti: superando tale durata vi è il rischio di un affaticamento che potrebbe compromettere la prestazione successiva.
Esistono anche pratiche di riscaldamento “passivo”, che consentono attraverso interventi esterni (una doccia calda, una sauna, una elettrostimolazione) di aumentare la temperatura del corpo e quindi dei muscoli senza stimolarli direttamente attraverso l’attività fisica.
Più utili alla preparazione ad una prestazione fisica (sia essa un semplice allenamento o una gara) sono in ogni caso le pratiche di riscaldamento “attivo”, poiché oltre all’aumento della temperatura corporea si accompagnano l’incremento del metabolismo e una più intensa attività del sistema cardiovascolare.

Pratiche di riscaldamento muscolare
La corsa
Una corsa a ritmi blandi, sia essa sul posto o nello spazio, impegna da sola già il 50 per cento della muscolatura, stimolandola gradualmente e senza traumi. La corsa può essere integrata o alternata a vari esercizi che coinvolgeranno gli arti inferiori ed superiori. Anche un semplice jogging iniziato lentamente, alternato a camminate, consente di raggiungere la decontrazione dei muscoli e l’attivazione della respirazione e delle pulsazioni cardiache (indispensabile che il riscaldamento avvenga in condizioni ottimali di disponibilità di ossigeno), condizioni essenziali per affrontare una prestazione fisica.

Riscaldamento mirato
Lo sportivo, prima di affrontare la prestazione fisica vera e propria, potrà compiere degli esercizi di riscaldamento specifici, ovvero legati alla prestazione stessa, lavorando sui muscoli e sulle articolazioni che saranno maggiormente coinvolti nell’attività che dovrà svolgere. I movimenti corrispondenti dovranno essere di intensità ridotta a quelli che dovrà effettuare nel corso della performance, e sempre progressivi.


Alcuni consigli utili

1. Controllare le pulsazioni cardiache al termine del riscaldamento: esse non dovranno superare i 130-140 battiti al minuto
2. Respirare correttamente in tutte le fasi del riscaldamento
3. Non forzare muscoli ed articolazioni fino ad avvertire sensazioni di dolore.
4. Vestirsi adeguatamente rispetto alle condizioni climatiche: un aumento eccessivo della temperatura corporea, dovuto ad un abbigliamento inadeguato, ridurrà l’efficienza del riscaldamento e della seguente prestazione fisica.

A.Castagna da benessere.com

2.10.06

L'angolo del regolamento #4




Regola 13









Nell'effettuazione di un calcio di punizione indiretto il pallone viene solo toccato da un calciatore. Un suo compagno lo colpisce immediatamente dopo, segnando una rete nella porta avversaria. La rete è valida?
Risultati





Soluzione quiz #3

Ci sono state solo 4 risposte esatte questa volta!!!!!

Ben 12 mi hanno risposto che si sancisce

"Un calciatore correndo con il pallone

in suo possesso, vede un difensore di fronte
a lui e si sposta all’esterno del terreno
di gioco (sul campo per destinazione) per
evitarlo e continuare a giocare. L’avversario
lo trattiene oltre la linea laterale. Quale
deve essere la decisione dell’arbitro?"

con una punizione diretta e ammonizione per il giocatore
Mi chiedo: dove la posizionate la palla per effettuare la punizione diretta??????

La risposte giusta, invece è
Rimessa da parte dell'arbitro ed ammonizione

Perché vi ricordo che l'avversario lo trattiene oltre la linea laterale e quindi il gioco deve essre ripreso con una rimessa da parte dell'arbitro nel punto in cui si trovava il pallone al momento delll'interruzione